Nativi Digitali
Si è parlato tantissimo di "Nativi Digitali", definendo così quelle generazioni che hanno familiarità con tablet e smartphone sin dalla più tenera età, abituati alla tecnologia, a divorare "contenuti", a pensare in "multi tasking", a trovare tutto e subito grazie al web.
L'argomento è stato trattato da tanti, in maniera positiva e negativa, qui ti raccontiamo la nostra esperienza con una classe di Nativi Digitali e le cose che ci hanno colpito di più:
Incosapevolmente connessi al web
Alla domanda: Quanto tempo sei connesso ad internet durante la giornata?
La risposta quasi unanime è stata: Pochissimo, massimo un'ora.
Di fatto poi a quella età tutti hanno uno smartphone, ancora prima hanno ricevuto probabilmente un tablet, utilizzano whatsapp e i social network tramite dispositivi mobili.
Sono costantemente connessi alla rete, ma confondono lo stare su internet con lo stare di fronte ad un computer.
Difficoltà nel discernere le informazioni on line.
I social network sono un importante veicolo di informazioni, soprattuto per i più piccoli, eppure chiunque può pubblicare la sua opinione spacciandola per verità assoluta. Il tema è vasto ed è stato ampiamente dibattuto in seguito alle dichiarazione di Umberto Eco sulla Legione di Imbecilli che popolano i Social Network.
Quello di cui ci siamo resi conto noi è che i bambini hanno difficoltà a misurare l'affidabilità di una fonte, giudicano una notizia o un informazione reale in base a quello che già conoscono, un'informazione viene considerata vera quando ricalca le loro aspettative, la prima fonte rischia di essere l'unica.
Scarsa competenza nella ricerca sul web.
Riuscire a trovare le informazioni che cerchi su internet sarebbe un lavoro impossibile senza i motori di ricerca, non a caso Google è riuscito a diventare quello che è partendo dall'obiettivo di aiutarci a trovare ciò che cerchiamo.
Saper cercare su internet è diventata una competenza basilare, da adulti immaginiamo che i giovani nati con il tablet in mano siano bravissimi anche in quello, in base alla nostra esperienza possiamo dire che non è proprio così.
Ci siamo resi conto seguendoli, che la loro ricerca su internet si limita spesso ai primissimi risultati, ancora una volta le prime informazioni recuperate sono date per buone, manca un metodo e soprattutto la pazienza necessaria per arrivare a delle informazioni affidabili.
Il falso mito delle skill informatiche dei Nativi Digitali.
Siamo abituati a pensare che un ragazzino di 13 anni che ha iniziato il suo rapporto con la tecnologia in tenerissima età abbia una propensione per il tech e le sue competenze informatiche siano maggiori rispetto a un "coetaneo" di una generazione precedente, in realtà non è così, sarebbe come dire: in tanti utilizziamo l'automobile quindi, ci saranno tra noi molti bravi meccanici.
Effettivamente, ci siamo resi conto di quanto i ragazzi abbiano difficoltà nell'utilizzare addirittura un programma di videoscrittura come word, o cambiare un'impostazione del pc.
Questo, a nostro avviso è legato anche al minore utilizzo dei computer, che sono stati largamente sostituiti da smartphone e tablet per la navigazione e dalle consolle per il gioco.
Formazione digitale ed informatica per rispondere alle necessità dei più piccoli
Quella che ti ho raccontato è una riflessione nata da un esperienza diretta, una classe di ragazzi delle scuole medie non possono descrivere un intera fascia d'età, ma ci hanno dato un'idea del fenomeno.
Alla luce di queste riflessioni, crediamo ancora di più che sia fondamentale integrare la formazione digitale ed informatica nelle scuole, perchè nessuno di noi potrà più fare a meno dell'informatica, dei social e di internet.
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